Il Bollettino ufficiale dello Stato del 25 agosto 2022 pubblica l'ordinanza ICT/819/2022, del 12 agosto, che stabilisce le basi normative per la concessione di aiuti volti a promuovere la crescita delle PMI attraverso i programmi «Industria Attiva 4.0», «Crescita Attiva» e «Cybersicurezza Attiva» nel quadro del piano per la ripresa, la trasformazione e la resilienza. Gli aiuti vanno da 2.140 a 7.400 euro, e consisteranno in un servizio di consulenza specializzata.
Le caratteristiche dei tre programmi di aiuto da richiedere sono le seguenti:
a) «Industria Attiva 4.0»: fornisce una diagnosi completa della situazione digitale di partenza dell'impresa e l'elaborazione di un Piano di Trasformazione. Programma volto ad aiutare 3.300 PMI del l'industria manifatturiera nella loro transizione al l'industria 4.0.
b) «Crescita Attiva»: fornisce un'analisi dell'impresa al fine di individuare le sue potenziali aree di crescita e l'elaborazione di un piano di crescita con azioni concrete di miglioramento in termini di innovazione, risorse umane, operazioni, digitalizzazione, marketing e marketing, finanza e altro ancora. Programma volto a favorire 2.600 PMI di tutti i settori, in particolare le piccole imprese in grado di crescere.
c) «Cybersicurezza Attiva»: verifica il livello di sicurezza dell'impresa e l'elaborazione di un piano di cybersicurezza. Programma rivolto a tutti i tipi di PMI, con l'obiettivo di aiutare 4.500 aziende che desiderano migliorare o potenziare i loro processi di sicurezza informatica.
In tutti i programmi, la consulenza è integrata da workshop tematici e dimostrativi. La durata dei programmi sarà di quattro mesi per ciascuna impresa beneficiaria, con 50 ore di consulenza nei programmi «IndustriaAttiva 4.0» e «Crescita Attiva» e 20 ore di consulenza nel programma «Cybersicurezza Attiva».
Vettori di crescita: sostenibilità e digitalizzazione
Il preambolo dell'ordine contestualizza il fatto che la pandemia di COVID-19 ha costretto gli Stati membri dell'Unione europea ad adottare rapidamente misure coordinate per proteggere, in primo luogo, la salute dei cittadini ed inoltre evitare il collasso dell'economia, potenziando al contempo la ripresa con come vettori di crescita la duplice transizione: sostenibilità e digitalizzazione.
Il 21 luglio 2020 il Consiglio europeo ha approvato un pacchetto di misure di ampia portata, che uniscono il quadro finanziario pluriennale (QFP) per il 2021-2027 e incorporano uno strumento europeo per la ripresa (Next Generation EU), il cui elemento centrale è il meccanismo di ripresa e resilienza.
Per accedere alle risorse finanziarie di tale meccanismo, gli Stati membri dovevano elaborare un piano di ripresa. La Spagna ha presentato alla Commissione europea il suo piano per la ripresa, la trasformazione e la resilienza («piano di ripresa»), approvato con decisione di esecuzione del Consiglio il 13 luglio 2021 (CID).
I progetti che costituiscono il piano di ripresa, in linea con gli obiettivi del meccanismo di ripresa e resilienza, la transizione verde e digitale, consentiranno di attuare riforme strutturali nei prossimi anni, mediante modifiche normative e investimenti che consentano, da un lato, un cambiamento del modello produttivo per la ripresa dell'economia dopo la pandemia causata dalla COVID-19 e, dall'altro, una trasformazione verso una struttura più resiliente che permetta al nostro modello di saper affrontare con successo altre possibili crisi o sfide nel futuro.
Il piano di ripresa prevede dieci politiche di stimolo e 30 componenti, che costituiscono un insieme coerente di investimenti e riforme orientate alla ripresa e promuovono un cambiamento del modello economico, produttivo e sociale per affrontare in modo equilibrato le sfide future: verso una Spagna più sostenibile, digitalizzata e su un piano di parità e con una maggiore coesione sociale.
Delle dieci politiche di leva, la quinta, «Modernizzazione e digitalizzazione del tessuto industriale e delle PMI, ripresa del turismo e impulso ad una Spagna come nazione imprenditoriale», si concentra essenzialmente sulla competitività industriale e delle PMI.
Tale politica comprende la componente 13 del piano di ripresa, denominata «Impulso alle PMI», che sottolinea le sfide specifiche da affrontare per rafforzare la competitività dell'economia spagnola e promuovere la crescita e l'occupazione, quali l'imprenditorialità, la crescita, la digitalizzazione, l'innovazione e l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese.
In particolare, questa componente 13 è strutturata in due riforme e cinque investimenti, uno dei quali, l'investimento numero 2, C13.I2
«Crescita attiva» mira a promuovere la crescita delle PMI attraverso tre progetti distinti: (i) il programma Capacità per la crescita delle PMI; (ii) il programma Sostegno al l'imprenditorialità industriale; (iii) il rafforzamento del sistema spagnolo di garanzia reciproca, per aumentare la liquidità delle PMI, fornendo il loro sostegno sotto forma di garanzie.
La presente linea di aiuti si inserisce nel quadro del progetto C13.I2.2 «Programma di competenze per la crescita delle PMI», che mira a fornire le competenze necessarie alle imprese affinché possano crescere e diventare più competitive, sviluppando i loro modelli di business e contribuendo alla doppia transizione.
La Fondazione EOI funge da ente esecutivo
La Fondazione EOI funzionerà da ente esecutivo per le seguenti azioni incluse nella misura (C13.I2.2): C13.I2.2.1 «Industria attiva 4.0», con l'obiettivo di sostenere la trasformazione digitale delle PMI industriali; C13.I2.2.2 «Crescita attiva», per promuovere l'aumento delle dimensioni delle PMI; C13.I2.2.3 «Cybersicurezza Attiva», che mira a promuovere gli audit sulla sicurezza informatica per le PMI, e C13.I2.2.4 «Attiva Startups», destinata a sostenere l'innovazione aperta nell'ecosistema delle PMI spagnole attraverso il collegamento delle PMI con le startup.
Queste basi sviluppano i programmi «Industria Attiva 4.0», «Crescita Attiva» e «Cybersicurezza Attiva», come iniziative di stimolo per le PMI del Ministero dell'Industria, del Commercio e del Turismo e della Fondazione EOI.
I tre programmi fanno parte della strategia nazionale per l'industria connessa 4.0, che mira ad aumentare il valore aggiunto industriale e l'occupazione qualificata nel settore, favorire un proprio modello per l'industria del futuro sviluppando l'offerta locale di soluzioni digitali e promuovere anche leve competitive differenziali per sostenere l'industria spagnola stimolando le sue esportazioni.
I programmi sopra menzionati sono associati, nella decisione di esecuzione del Consiglio del 13 luglio 2021, al conseguimento dell'obiettivo 197 del CID, che prevede che entro il 31 dicembre 2023 almeno 11.000 PMI devono aver completato il Programma di competenze per la crescita delle PMI.
Inoltre, le azioni previste in questa componente sono in linea con il quadro strategico 2030 (MEPP 2030) approvato dal Consiglio dei ministri il 12 aprile 2019 per rafforzare la posizione delle PMI spagnole in un contesto globale, digitalizzato, sostenibile e più innovativo, e in linea con la visione trasformativa della Spagna definita nell'Agenda del Cambiamento, pubblicata nel febbraio 2019. Vengono inoltre prese in considerazione le sfide e gli obiettivi definiti nella strategia Spagna Nazione Imprenditoriale, nell'agenda Spagna Digitale 2025, nella strategia di internazionalizzazione dell'economia spagnola 2017-2027 e nella strategia spagnola per la scienza, la tecnologia e l'innovazione 2021-2027.
La Fondazione EOI verifica il conseguimento dell'obiettivo CID con un documento di sintesi che identifica l'elenco degli imprenditori o delle PMI che hanno completato il programma (indicando espressamente l'identificazione dei beneficiari e le dimensioni delle PMI), nonché con una certificazione ufficiale di completamento del programma e l'accreditamento documentale sul tipo di sostegno ricevuto.
La Fondazione EOI è una fondazione del settore pubblico statale, sotto la supervisione del Segretariato generale per l'industria e le piccole e medie imprese del Ministero dell'industria, del commercio e del turismo, che collabora con quest'ultimo nel quadro della suddetta strategia, e che ha come finalità generale quella di potenziare la formazione, la realizzazione e la promozione di studi e ricerche scientifiche e tecniche, in particolare nei settori dell'industria, dell'ambiente, dell'innovazione, delle nuove tecnologie, delle piccole e medie imprese, la proprietà industriale e l'economia e le prospettive sull'evoluzione della scienza e della tecnologia e il loro impatto e influenza sul settore produttivo e sulla società.
Come indicato sopra, la Fondazione EOI fa parte delle entità esecutive della componente 13 del piano per la ripresa, la trasformazione e la resilienza.
Le linee di aiuto disciplinate in quest'ordine di basi sono accolte, come indicato nella componente 13 «Promozione delle PMI», nel suo investimento C13.I2 «Crescita attiva» al fine di promuovere la crescita delle PMI attraverso diverse linee d'azione.
Il progetto C13.I2.2, «Programma di capacità per la crescita delle PMI», ha una dotazione globale di 101 milioni di euro per tre anni (2021-2023). In particolare, l'iniziativa C13.I2.2.1 «Active Industry 4.0», la C13.I2.2.2 «Crescita Attiva» e la C13.I2.2.3 «Cybersicurezza Attiva» prevedono un investimento di 33, 16,9 e 7,1 milioni di euro, provenienti rispettivamente dal fondo per il meccanismo di ripresa e resilienza e un obiettivo stimato rispettivamente di 3.300, 2.600 e 4.500 PMI sostenute entro la fine del quarto trimestre del 2023, contribuendo all'obiettivo globale 197 CID su 11.000 PMI.
Concessione di aiuti alle PMI, in concorrenza con altre imprese, sotto forma di servizi di consulenza specialistica
Queste iniziative si articolano attraverso la concessione di aiuti in natura alle PMI, in concorrenza non competitiva, che consisteranno in un servizio di consulenza specializzato che porterà all'elaborazione di una diagnosi e di un piano d'azione per le imprese beneficiarie in materia di competitività delle imprese, trasformazione digitale dell'Industria 4.0 o cybersicurezza, a seconda del programma in questione.
Tale consulenza è fornita dall'ente collaboratore, che è scelto dal richiedente l'aiuto al momento in cui è beneficiario. A tal fine, non può essere scelto un partner con il quale possa sussistere un conflitto di interessi. Attribuendo tale aiuto in natura a un servizio specifico affidato alla Fondazione EOI, si garantisce il rispetto dei principi trasversali del piano di ripresa per prevenire il doppio finanziamento, nonché degli altri principi relativi all'individuazione e alla correzione di frodi, corruzione e conflitti di interesse.
Per l'attuazione del relativo programma, «Industria Attiva 4.0», «Crescita Attiva» o «Attiva Cybersicurezza», la Fondazione EOI si avvale di partner che forniscono servizi di consulenza alle imprese beneficiarie.
Per ciascun programma specifico saranno selezionati diversi partner attraverso procedure di gara.
Gli inviti sono previsti per il finanziamento a titolo del meccanismo per la ripresa e la resilienza. Tuttavia, si prevede anche che queste basi normative possano essere utilizzate per articolare gli inviti con il bilancio dello Stato o delle Comunità Autonome.
Tali aiuti sono considerati aiuti “de minimis” e sono concessi a norma del regolamento (UE) 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti de minimis, il regolamento (UE) 1408/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti de minimis nel settore agricolo, il regolamento (UE) 717/2014 della Commissione, del 27 giugno 2014, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti de minimis nel settore della pesca e dell'acquacoltura, fatte salve le altre disposizioni del diritto nazionale e dell'Unione europea che potrebbero applicarsi.
Il campo di applicazione dei programmi di consulenza «Industria Attiva 4.0», «Crescita Attiva» e «Cybersicurezza Attiva», oggetto degli aiuti, è l'intero territorio nazionale e, con l'obiettivo di promuovere l'attuazione nelle diverse regioni, è prevista la partecipazione delle comunità autonome che intendono aderirvi.
Gli aiuti di cui al presente ordine sono inclusi nel piano strategico di sovvenzioni del ministero dell'Industria, del commercio e del turismo 2022-2024, elaborato in un contesto condizionato dalla crisi sanitaria e contrassegnato dal punto di vista del bilancio dall'adozione della legge 22/2021, del 28 dicembre, sul bilancio generale dello Stato per l'anno 2022 e dall'approvazione del regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021. Tale incardinazione avviene attraverso la prima delle cinque linee strategiche del Piano, che mira a promuovere la digitalizzazione e l'innovazione nei settori produttivi di competenza del Dipartimento.
Aiuti da 2.140 a 7.400 euro
Gli aiuti di cui al presente ordine sono concessi in regime di concorrenza non concorrenziale, nell'ordine di presentazione delle domande, previa verifica del rispetto delle condizioni richieste fino all'esaurimento degli stanziamenti di bilancio assegnati nell'invito, conformemente all'articolo 62 del regio decreto-legge 36/2020, del 30 dicembre, che approva misure urgenti per la modernizzazione della pubblica amministrazione e l'attuazione del piano per la ripresa, la trasformazione e la resilienza.
A causa del volume previsto di domande e al fine di semplificare e accelerare il trattamento, è stato previsto che siano presentate esclusivamente tramite mezzi telematici, come previsto dall'articolo 14 della legge 39/2015, del 1° ottobre, del procedimento amministrativo comune delle amministrazioni pubbliche e dell'articolo 3, paragrafo 3, del regio decreto 203/2021, del 30 marzo, che approva il regolamento di attuazione e funzionamento del settore pubblico per via elettronica. Pertanto, non sarà possibile utilizzare nessun altro canale oltre a quello stabilito in questo ordine e nei successivi inviti. La presentazione delle domande avviene mediante il modulo elettronico previsto a tal fine in ciascun invito, come previsto dall'articolo 66, paragrafo 6, della legge 39/2015 del 1° ottobre.
L'equivalente sovvenzione lordo stimato degli aiuti da concedere, mediante apposite risoluzioni debitamente notificate ai beneficiari, sarà di 7.400 euro nel programma «Industria Attiva 4.0», di 6.150 euro nel programma «Crescita Attiva» e 2.140 nel programma «Cybersicurezza Attiva» (escluse le imposte indirette incluse) per beneficiario.
Gli aiuti saranno destinati alla ricezione di un servizio di consulenza che comprenderà una diagnosi e un'analisi della situazione di partenza dell'impresa e la conseguente elaborazione di un piano d'azione che comprenderà la definizione e quantificazione di azioni personalizzate per l'impresa.
Al termine della consulenza, l'ente che collabora, per conto dell'impresa beneficiaria, deve fornire la giustificazione delle azioni intraprese, compresa la documentazione richiesta e le altre prove ammesse dalla legge, se del caso.
Gli aiuti saranno gestiti dalla Fondazione EOI, che comprende la concessione, il monitoraggio e la risoluzione. Se del caso, la dichiarazione di ammissibilità del rimborso e l'istruzione della procedura sanzionatoria sono effettuate dall'organo competente del ministero dell'Industria, Commercio e turismo, in conformità con la disposizione aggiuntiva sedicesima della legge 38/2003 del 17 novembre.
Le basi normative stabilite nel presente decreto sono strutturate in 2 capi, 30 articoli e 2 disposizioni finali. Il primo capitolo contiene disposizioni di carattere generale quali l'oggetto, il regime giuridico, i settori materiali e geografici, l'obiettivo del programma, i beneficiari, il finanziamento delle attività sovvenzionate, requisiti e obblighi delle imprese beneficiarie requisiti delle entità che collaborano, definizione del servizio di consulenza, DNSH, criteri per la concessione delle sovvenzioni e compatibilità con altri aiuti, nonché caratteristiche degli aiuti.
Il secondo capitolo definisce gli organi competenti e la procedura per la concessione degli aiuti, i termini, la formalizzazione e la presentazione delle domande, la risoluzione della procedura, le attività incluse nel servizio di consulenza, risorse, giustificazione della realizzazione dell'attività sovvenzionata e dell'applicazione delle sovvenzioni, inadempienze, rimborsi e sanzioni e, infine, controllo e azioni di verifica e pubblicità.
Traduzione di Francesca Usai