Il governo promuove la trasformazione digitale della giustizia

Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri, e sottoporrà alle Corti generali, il progetto di legge sulle misure di efficienza digitale del servizio pubblico di giustizia, che stabilisce un quadro all'avanguardia per facilitare la sua trasformazione digitale. La norma disciplina i servizi digitali accessibili al cittadino, rafforza la certezza giuridica nel settore digitale e orienta i sistemi di giustizia verso l'uso razionale dei dati.

Il ministro della Giustizia, Pilar Llop, ha inserito il progetto nel Piano Giustizia 2030 e, insieme alle due leggi di efficienza procedurale e organizzativa che sono già in fase parlamentare, lo ha considerato “un passo cruciale, fondamentale, per costruire le fondamenta forti e solide dell'edificio della giustizia del futuro, una sorta di giustizia 5.0.”.

Le misure contenute nella futura norma miglioreranno l'accessibilità della cittadinanza al servizio pubblico di giustizia, l'efficienza del lavoro di tutti i professionisti e l'ottimizzazione delle risorse.

Da un lato, si incoraggerà lo svolgimento di processi e udienze telematiche. Durante la pandemia sono già stati celebrati più di un milione, con un risparmio stimato di oltre 19 milioni di euro in viaggi e 9.000 tonnellate di CO2, “l'equivalente di 1.382 giri del mondo”, ha spiegato il ministro.

Ci sarà anche una Cartella Giustizia, che sarà simile e collegata alla Cartella Cittadina, per facilitare l'identificazione digitale sicura e per consentire a chiunque di espletare le formalità dal proprio computer o telefono cellulare.

Per eliminare i divari generazionali, territoriali o economici questo servizio sarà accessibile da qualsiasi comune della Spagna attraverso gli uffici giudiziari comunali.

Il terzo asse sarà l'interoperabilità di tutti i sistemi e la loro automazione, nonché il trattamento dei dati. Llop ha fatto l'esempio del fatto che i sette diversi sistemi di gestione processuale esistenti sul territorio sono pienamente interoperabili con la Corte suprema. Per quanto riguarda l'automazione, la ministra ha fatto riferimento, come mostra i processi per sfratto: la notifica che deve essere fatta ai servizi sociali sarà fatta automaticamente “affinché non ci sia alcun tipo di dimenticanza e le persone più vulnerabili siano protette”.

Pilar Llop ha apprezzato il contributo di tutti i gruppi professionali coinvolti e la partnership pubblico-privato con le imprese di innovazione e di intelligenza artificiale per poter realizzare questa importante sfida tecnologica.

Il ministro ha anche sottolineato che il disegno di legge tiene conto della sicurezza giuridica, del quadro di riferimento etico e dei diritti umani, del miglioramento della sicurezza informatica e del rispetto del contenuto della Carta dei diritti digitali approvata lo scorso anno.

Traduzione di Francesca Usai

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